Black mirror 3x02, Giochi pericolosi.
Protagonista di questa storia è Cooper, un ragazzo solare e costantemente in viaggio. Sì, patito di videogame e amante dei selfie, ma d’altronde chi non lo è oramai. Durante i suoi viaggi in Europa gli viene offerta l’opportunità di diventare un game tester per una famosa azienda di videogame. Il ragazzo, a corto di soldi, accetta di buon grado.
Si tratta di realtà virtuale, ma che viene vissuta direttamente dal soggetto poiché impiantata nel cervello attraverso una poltrona "speciale".
Una prima parte molto soft, che fa giustamente insospettire lo spettatore, viene ribaltata da una trama che prende via via i connotati horror e che non vi riveleremo. L’esperienza di Cooper come game tester si rivela subito molto particolare. L’avanzata tecnologia gli offre la possibilità di combattere le sue paure più profonde.
Numerosi i cliché che contraddistinguono il genere dell’horror claustrofobico; ambienti bui, spazi ristretti, mostri vari. Ovviamente ben presto Cooper si troverà dinanzi a mille incertezze: cosa è reale e cosa non lo è. Enigma questo che durante il finale spiazza anche i telespettatori, confusi dai continui inganni della sceneggiatura.
Molta della produzione fantascientifica moderna, non a caso, ha concentrato gli sforzi non più su mondi lontani, alieni, navi spaziali o simili, ma sull’individuo, sulle costruzioni mentali, e sulle possibilità praticamente illimitate del nostro cervello (a livello di complessità, si paragonano spesso mente e universo, con la prima che spesso sembra detenerne il primato).
Per sapere di più su questa puntata.
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